Cosa fa il tuo responsabile di produzione?

Che obiettivi dai al tuo responsabile di produzione? Occorre solo produrre e non superare il budget per essere un buon Production manager?

21/04/2022

Anche nella tua PMI il responsabile di produzione ha i seguenti compiti?

1. Verificare che la produzione si mantenga al livello previsto

2. Non superare il budget stabilito

3. Individuare momento di rallentamento della produzione e capirne le cause

4. Intervenire per ripristinare la produttività

5. Riferire tramite report le attività svolte

6. Allinearsi con gli obiettivi globali dell'azienda

7. Verificare che i lavoratori conoscano le principali norme di sicurezza

8. Relazionarsi con i capi reparto delle varie aree aziendali per garantire sempre la piena operatività dello stabilimento produttivo


L’ordine in cui li abbiamo indicati non è casuale. Lo scopo supremo per il nostro stabilimento produttivo è e rimane sempre quello di produrre. 

Ma se la relazione fra la produzione e gli altri settori aziendali fosse altrettanto cruciale? 

Troppo spesso consideriamo questo compito come marginale, al limite del superfluo.

Troppe volte viene percepito dal nostro personale come un obbligo, un mero dovere. 

E se la nostra produttività potesse dipendere da quanto è stata buona la collaborazione fra il nostro responsabile di produzione e il nostro IT manager?

Entriamo in un’azienda costruttrice di automobili. 

Il reparto di produzione qui è suddiviso in aree, ogni area segue un processo preciso della realizzazione dell’auto. 

Vetture all’avanguardia, macchinari all’avanguardia. 

Sembra di entrare in un’azienda del futuro. È possibile fermarsi e dall’alto osservare la danza creatrice del futuristico mezzo di trasporto.Sembra un processo fluido, controllato, automatico. 

Ma per un guasto al software, una delle frese a controllo numerico smette di funzionare. 

La ballerina si ferma, arranca. La musica rallenta. 

Sul palcoscenico si alternano nuove comparse. Personale esterno all’azienda, chiamato in soccorso. Devono effettuare una diagnostica al computer che gestisce il macchinario guasto. 

Entrano in azione e rubano la scena. 

Senza coordinazione e senza controllo, un tecnico collega il suo computer al primo cavo di rete vagante e disponibile. (Si perché qui, nello stabilimento produttivo l’armadio di rete è un buco nero, lasciato vagare nello spazio senza confini e senza regole, a cui è meglio non avvicinarsi perchè è per lo più sconosciuto.)

Fortuna che ora è arrivato un tecnico informatico, lui di certo sa il fatto suo. 

Così si collega, prova ad accedere. Si presenta qualche problema, ma lui le tenta tutte e alla fine entra nel sistema. 

Sul palco un altro macchinario si arresta. La musica si spegne del tutto. La danza armoniosa è interrotta bruscamente. Lo spettacolo è terminato. 

La produzione si ferma. Le vendite si fermano. Dannazione!

Purtroppo non si riesce a capire cosa sia accaduto. La giornata è andata e con essa anche l’obiettivo di produzione. 

Finalmente, dopo una notte di riflessione si comprende il problema. Il nostro esperto scopre che per errore, nel tentativo di configurare la rete, aveva usato l’indirizzo IP di un altro computer. Praticamente, duplicando l’indirizzo IP del macchinario, si è sostituito al suo accesso in rete, escludendolo e bloccandolo. 

Ma come è potuto accadere? 

Perchè nello stabilimento produttivo del personale esterno alla nostra azienda ha potuto agire incontrollato? 

E se il pc del tecnico avesse avuto un virus, quale danno avremmo potuto avere alla nostra intera infrastruttura? E se fosse riuscito a collegarsi?

Avremmo lasciato una porta spalancata ad un estraneo. A quali dati avrebbe potuto accedere? Quali danni avremmo potuto subire?

Vogliamo davvero che il reparto produttivo possa essere una bomba ad orologeria per la nostra azienda?

Spesso nello stabilimento produttivo, come appena visto, personale esterno all’azienda accede alla nostra infrastruttura informatica. 

Ancora più spesso i cervelli informatici che controllano i corpi dei nostri grossi macchinari sono vetusti e non aggiornati. 

Non è prevista alcuna politica di aggiornamento.

Gli stessi produttori di macchinari danno poca importanza a questo aspetto, spostando il focus sulle caratteristiche tecniche e le capacità della macchina, piuttosto che sulla qualità del software e sul suo corretto mantenimento. 

A chi allora va affidato questo compito?

Il responsabile dello stabilimento deve collaborare con la direzione e l’IT e condividere un insieme di regole per poter essere in grado di affrontare ogni situazione che coinvolga l’infrastruttura informatica.

Ogni computer deve rispondere ai criteri di sicurezza aziendali. Ogni fornitore deve rispondere non solo del proprio hardware, ma dare il giusto peso al software che lo comanda. 

Per poter fare in modo che il nostro production manager sappia quali caratteristiche richiedere ai fornitori, occorre stilare insieme al reparto IT una serie di domande precise da porre. 

Per far si che il personale esterno e chi fa manutenzione ai macchinari non possa fare danni, dobbiamo condividere un piano operativo. 

Vanno stabilite regole e procedure di accesso e condivisione della rete sicure e in linea con la policy aziendale. 

Non è possibile accedere alla rete wifi senza identificazione, non è possibile collegarsi a caso a qualsiasi cavo di rete fluttuante. 

Va stabilito un piano procedurale condiviso da produzione, IT e direzione aziendale. 

Creare ad esempio un rete dedicata e specifica per chi deve fare manutenzione ai macchinari dello stabilimento produttivo, sarebbe stata un ottima strada per evitare problematiche e limitare gli accessi. 

Solo così la danza del reparto produttivo non avrebbe subito battute d’arresto. Solo così la vettura avrebbe concluso il suo ballo mostrando tutta la magia del reparto produttivo. 

La nostra dipendenza dalla tecnologia ci impone maggior tutela, controllo e gestione di ogni processo aziendale che coinvolga l’infrastruttura informatica. 

Solo così si potrà garantire al contempo l’operatività e la sicurezza della nostra azienda. 

Ma come instaurare la giusta collaborazione fra i vari reparti? Come creare un vero e proficuo dialogo fra le parti? Vediamolo insieme


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